La medicina estetica

Tutto ebbe inizio poco più di mezzo secolo fa nel cuore della Francia a Bray-Lu, un paesino di campagna. Un giorno del 1952 un calzolaio che soffriva d’asma si recò dal dottor Pistor, il dottore gli fece un’iniezione e lo mando a casa, il giorno dopo il calzolaio ritornò perché l’asma non era passata però aveva recuperato l’udito che aveva perso da una vita. Incuriosito dallo strano effetto il dottore pensò di ripetere la stessa iniezione, questa volta invece di fare una sola puntura nel braccio ne fece tante vicino all’orecchio e le fece tutte sotto la pelle. La notizia del calzolaio si diffuse subito in tutta la Val d’Oise e tutti i sordi si riversarono nell’ambulatorio del dottor Pistor, che cominciò a curare anche gli zoppi pungendogli le gambe e agli orbi vicino gli occhi, così in breve inventò la mesoterapia. Intanto in Italia il dottor Carlo Alberto Bartoletti, che era un noto cardiologo nonché geriatra e gastroenterologo, rifletteva sull’importanza dell’aspetto e quanto l’invecchiamento incidesse sul benessere psico-fisico dell’individuo, cominciò pertanto a praticare delle punturine di collagene nel viso delle donne e a spiegare alcune norme di prevenzione e di alimentazione. I risultati furono da subito entusiasmanti e intorno agli anni sessanta ci furono i primi incontri con quella medicina del dottor Pistor, che si era diffusa in tutta la Francia, poi negli anni settanta sorsero le prime Scuole di Medicina Estetica, una a Roma e l’altra a Parigi e da allora si diffuse in tutto il mondo questa nuova disciplina che ha rivoluzionato il nostro tempo.

 

Che cos’è la Medicina Estetica?

La Medicina Estetica è una branca non chirurgica che si occupa di bellezza, invecchiamento e benessere fisico e mentale. In poche parole cura le imperfezioni del nostro corpo e del nostro viso, non si sofferma solo su un dettaglio ma migliora tutta la pelle e il quadro generale, poi corregge alcuni tratti del viso per migliorare l’immagine del nostro aspetto.

 

La mia medicina estetica

Per me fare medicina estetica vuol dire trattare il paziente come un quadro da migliorare, per cui io ti guardo come il pittore che studia la tela da dipingere. Prima di tutto bisogna togliere le macchie e levigare bene la pelle, poi bisogna renderla luminosa e tutto ciò mi piace farlo con il peeling e la biostimolazione, a questo punto prendo i “pennelli” che sono tre fondamentalmente: il filler, il botulino e i fili in PDO e comincio per esempio a disegnarti meglio la bocca con l’acido ialuronico, per sollevare soprattutto il labbro di sopra che col tempo si nasconde perché cede, si appiattisce e alla fine assomiglia sempre più a un cordoncino, poi se il tuo profilo mandibolare è diventato irregolare, le guance sono asciutte e hai gli zigomi appiattiti prima di tutto ti spiego cosa potrei fare e poi tu mi dici cosa ti piacerebbe ottenere, così decidiamo insieme. I tratti del viso, anche se sono fatti di carne, in fondo sono delle linee e quanto valeva per Caravaggio e tutti i pittori vale anche per me in fatto di luci e ombre, perché per migliorare il tuo viso non basta riempire qua e là, tirare di più e togliere le rughe, bisogna sfumare le linee troppo marcate oppure crearle se non ci sono, altrimenti la faccia non è una faccia, bisogna addolcire gli angoli spigolosi e se si vuol dare forma e rilievo bisogna tener conto di quello che c’è intorno, per non fare l’errore di cancellare un tratto caratteristico, voglio dire immaginati Cary Grant se avesse fatto il botulino sopra il naso, avrebbe detto addio a quella ruga che lo caratterizzava e non sarebbe stato più Cary Grant, così sarebbe anche per te. La bellezza si nasconde nei piccoli dettagli, per cui bisogna stare attenti a dove si mettono le mani, se invece vuoi essere un’altra persona allora non è necessaria molta attenzione, è più un discorso di pezzi, cioè tolgo questo zigomo che non mi piace e metto lo zigomo della Ferilli che mi piace di più, io però non lavoro così. Mi di spiace!

 

Il mio obiettivo

Il mio obiettivo è la tua bellezza personale. Gli anni passano e il tempo trasforma i volti e alla fine la faccia di prima scompare. Il mio traguardo in una signora cinquantenne non è la bellezza del volto che aveva a vent’anni ma la bellezza della sua età. Ognuno di noi svela i propri anni in maniera diversa, alcuni bene altri male, si dice spesso a Tizio, Caio e Sempronio che se li portano bene i propri anni, ad esempio George Clooney ha portato meglio i quarant’anni invece che i venti e così vale per altri. In quanto alle rughe non sono tutte brutte e deturpanti, il problema è diverso, ci ricordano quello che succederà, per cui dopo la sorpresa arriva lo sconforto appena ne scopriamo una sulla fronte e vogliamo solo coprire quei segni con una maschera di trucco e roba più forte. Il tempo passa e invece di esaltare e abbellire i nostri anni ci concentriamo a cancellarli. Dietro la maschera si nasconde sempre una persona che mi piace tirar fuori. Non bisogna coprire per abbellire ma bisogna scoprire la bellezza e uscirà fuori la persona.